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THE NEST - NEWS

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lunedì 30 dicembre 2013

Italiani sequestrati in Congo e India. Governo porta a casa gli stranieri

Complimenti al Governo italiano, degli ultimi tre casi, uno è andato a segno


Italiani sequestrati in Congo e India. Governo porta a casa gli stranieri
Gravissima la situazione che si è venuta a creare in Congo a seguito del presunto "Colpo di Stato".  Le famiglie italiane bloccate in quel Paese comunicano di essere in pericolo.

“Siamo in pericolo”: è quanto scrive in una mail all’ANSA, Enrico, un papà bloccato in Congo con  altre 24 famiglie.

Da un mese e mezzo sono in attesa ma sotto "sequestro" in Congo, per riportare in Italia i loro bambini adottati. I ribelli hanno occupato la tv di Stato di Kinshasa prendendo degli ostaggi. Ci sono state sparatorie, l’aeroporto che è chiuso. Le famiglie italiane temono per la loro incolumità e quella dei loro figli adottati . "Vi prego di aiutarci a sollecitare la Farnesina ad adoperarsi per farci tornare a casa”, ha scritto in una mail all'Ansa Enrico, che con la moglie Chiara si trova bloccato in Congo a seguito delle decisioni delle autorità governative locali di fermare tutte le pratiche di adozione in corso.

Ieri una delle mamme "sequestrate" aveva scritto una lettera al presidente del Consiglio, Enrico Letta. “La delegazione da lei inviata - ha scritto - ci ha detto che non possiamo tornare in Italia con i nostri figli. Io, come posso spiegarlo alla mia bambina di sette anni, che ha conosciuto la guerra, la fame e l’abbandono?”. L’Unità di crisi della Farnesina ha invitato gli italiani residenti a Kinshasa, tra cui le famiglie adottive in attesa di rientrare in Italia con i loro bimbi, a rimanere nei loro alloggi.!

Eclatante il caso dei Marò, comprovati innocenti in Italia, ma "sequestrati" in India, in attesa già da due anni, di un processo "farsa", attraverso prove assunte dagli indiani, corrotte, come e quanto lo sono loro, processo più volte rinviato e che non indica nulla di buono.

Esorbitanti, le somme di danaro che lo Stato italiano sta elargendo a questi due Stati, Congo e India, per aiutare non solo le 24 famiglie e i Marò, ma anche i rapporti diplomatici, anche se i menzionati paesi di diplomazia non hanno proprio nulla, così come inesistente, è la democrazia.

"Ma il Governo per il caso Kazako ha fatto centro". Una straniera, Alma Shalabayeva, moglie di un delinquente destinatario di un mandato di cattura internazionale, è stata riportata in Italia grazie al super impegno del nostro Governo.  La straniera unitamente alla figlioletta, era stata espulsa dall’Italia lo scorso maggio, dopo che i loro passaporti diplomatici della Repubblica Centroafricana erano stati giudicati falsi da funzionari della polizia italiana. Quanto occorso, è diventato un caso politico e diplomatico.

Ma i nostri governatori ce l'hanno fatta, sono veramente in gamba a portare a casa stranieri, non fa niente se sono delinquenti, ricercati, terroristi, o anche come in questo caso, mogli di delinquenti. Complimenti vivissimi!  (The Nest)

Carabinieri trovano un lager al posto di una Casa di riposo

Il Lager “Casa di riposo” è stato scoperto a Castel Volturno, anziani abbandonati a loro stessi e lasciati senza cibo


Carabinieri trovano un lager al posto di una Casa di riposo
 
Una prigione per anziani con problemi mentali, maltrattamento e digiuno, questa la Casa di riposo che i NAS dei Carabinieri di Napoli hanno ispezionato ieri notte a Castel Volturno, provincia di Caserta, alla quale i familiari dei degenti versavano una retta di 700 euro ogni mese.

In seguito all’ispezione del suddetto lager, nell’ambito di una attività amministrativa e di controllo nelle specifiche strutture per gli anziani, la verifica delle condizioni degli alloggi, del trattamento e la rispondenza dell’attività ricettiva ai requisiti previsti dalle leggi vigenti in materia; i militari dei Nas, si sono trovati davanti ad un contesto illegittimo.
26 persone dai 45 agli 85 anni, con anche problemi psichici, ospitati nella struttura di Castel Volturno, sono stati trovati in alloggi non adeguati alle norme; sei degenti, all’atto dell’ispezione sono stati trovati chiusi a chiave nella mansarda della struttura, senza riscaldamento, abbandonati a se stessi, privi di qualsiasi assistenza, allestita con delle brandine sulle quali erano costretti a dormire e  a giudizio dei militari, mostravano evidenti segni di disabilità mentale.

I Carabinieri dei Nas, hanno tratto in arresto 5 persone, oltre all’unica “operatrice - socio-assistenziale” presente nella struttura, sono stati arrestati: un’inserviente, il portiere, il rappresentante legale e lo stesso titolare della Casa lager. La struttura è stata posta a sequestro e messa a disposizione dell’A.G. competente. (The Nest)

La politica dalla A alla Z


A come AMBIZIONE, ovviamente personale. È la vera, inconfessabile motivazione che spinge un essere umano a entrare in politica nel nostro Paese. Chi afferma di avere fini umanitari e di volere il bene della nazione è un bugiardo o un idealista. La prima specie è dominante e prolifica. Ricorda il mus musculus, il topo comune. La seconda è in via di estinzione, come la lince europea e l’aquila reale.

La politica dalla A alla ZB come BENEFICI, ovvero privilegi, immunità, vantaggi, concessioni, ecc. Qualsiasi sia la domanda, un vero uomo politico italiano risponde “Cosa ci guadagno?”. Del bene comune non gliene frega niente. Finge di occuparsi degli interessi del partito di appartenenza ma si scalda solo per il proprio tornaconto. Ogni politico degno di questo nome tiene nel suo portafogli il santino di Cicerone su cui campeggia la didascalia Cicero pro domo sua.
 
C come CORRUZIONE. Corrompere e farsi corrompere è il gioco preferito dai politici, cui sono invitati banchieri, ecclesiastici, funzionari pubblici, imprenditori, sindacalisti, ecc. Montanelli sosteneva che la corruzione “ci deriva da qualche virus annidato nel nostro sangue e di cui non abbiamo mai trovato il vaccino”. Se così fosse, i politici potrebbero invocare il morbo per discolparsi. Il fatto grave, però, è che per ogni esemplare politico contagiato ce ne sono almeno due che di nascosto esercitano il mestiere di untore.
 
D come DELITTO E CASTIGO. In Dostoevskij sono consequenziali, strettamente associati. In Italia, invece, i delitti dei nostri politici soggiacciono alla legge del relativismo. La pena dipende dal colore politico. Se sei di destra, troverai sempre un magistrato di sinistra che ti scuoia vivo. Se sei si sinistra, troverai sempre un magistrato di sinistra che chiude un occhio e spesso tutti e due.
 
E come ETICA. Nel film Io e Annie, Woody Allen ci regala una battuta memorabile: “Conosciamo l’etica dei politici: è una tacca più sotto di quella del molestatore di bambini”.  Non capisco questo pregiudizio. Mica possiamo chiedere a un uomo politico italiano di rispettare i valori e i principi morali! Sarebbe come chiedere a un serial killer di limitarsi a tagliuzzare le foto delle donne nude anziché squartarle o a un pedofilo di provare piacere guardando un documentario del National Geographic sulla spedizione al Polo Nord.
 
F come FUTURO. Per quanto parlino spesso e a vanvera del futuro, i politici vivono il “qui e ora” ma facilmente sono ancorati al passato. Non si spiegherebbe in altro modo la ragione per cui vada ancora di moda l’antifascismo e la Sinistra non riesca a liberarsi dei fantasmi del comunismo. Chiedere ai politici di programmare, cioè pensare alle generazioni future, non ha senso. Al massimo possono concentrarsi sulla prossima tornata elettorale, ai trucchi da inventare per fare fessi ancora una volta gli italiani.
 
G come GENITALI. Giusto per non essere volgare, non sono fra coloro che vorrebbero prendere i politici che ci hanno mandato in rovina a calci nel culo. Personalmente punterei all’inguine. Confesso che mi piacerebbe vederli piegati in due per il dolore. Questo vale per il genere maschile, sia chiaro. Con le nobildonne della politica casereccia – e non faccio nomi perché non serve – sarei più gentile. Le manderei a lavorare gratis a Calcutta, nei ricoveri di Madre Teresa, in mezzo alle piaghe e agli escrementi dei moribondi.
 
H come HABITUS, cioè il comportamento, la mentalità, il contegno, le abitudini. Si potrebbe scrivere un trattato sul malcostume della politica italiana. È un sistema che va rottamato. L’idea potrebbe essere aprire agli stranieri, come nel calcio. Hanno un habitus diverso. Perché non acquistiamo o affittiamo politici nelle nazioni dove la politica è una cosa seria? Sono certo che l’andazzo cambierebbe e ne guadagnerebbe la nostra credibilità. Ops! Dimenticavo che già oggi, in Italia, comanda la Merkel…
 
I come IMBECILLI. A volte mi chiedo quali attributi si debbano possedere per diventare politici di successo. Le due camere sono piene di imbecilli, dislessici, ignoranti, incapaci e rincoglioniti. Anche nelle regioni, nelle province e nelle amministrazioni comunali è un trionfo di ebeti. È normale che il Paese vada male.  Da che mondo e mondo, se il potere è nelle mani di chi non è all’altezza della situazione, il risultato è catastrofico.
 
J come J’ACCUSE. Sogno che la casta politica si svegli una mattina e oda una voce che proviene dal cielo e annuncia: “Alle diciotto comincia il giudizio universale”, come nel bellissimo film del 1961 diretto da Vittorio De Sica. Sai che strizza! Sarebbe un corri e fuggi per evitare l’inevitabile j’accuse del magistrato divino. Io non c’entro, io non c’ero, io non sapevo, io ero malato, io sono stato ingannato… Quanti galantuomini e prime donne della politica avrebbero il coraggio e l’umiltà di riconoscersi colpevoli? Quanti ammetterebbero di avere distrutto una nazione a causa della loro cronica avidità, stupidità e arroganza?
 
K come KAFKA. Forse Kafka era italiano. Nella sua opera più ambiziosa, Il castello, parla di alienazione, burocrazia e frustrazione. Nell’incompiuto Il processo racconta di come il potere possa perseguitare e distruggere un cittadino. Nel racconto La metamorfosi parla della mutazione di un uomo in insetto parassita. Rileggendo Kafka mi sono convinto che i suoi libri descrivono perfettamente l’aberrante sistema politico italiano.
 
L come LADROCINIO. Affermare che i politici siano dei ladri è una tautologia ingenua. Si sa, infatti, che quando un politico si inchina a baciare un bambino è per rubargli le caramelle. Per altro, il politico italiano, per nulla impressionato dal terremoto provocato a suo tempo da “Mani pulite” e dalla caduta della Prima Repubblica, ha modificato il modus operandi. Prima rubava con professionalità, quasi con discrezione. Adesso, il ladrocinio lo si fa alla luce del sole, maldestramente, gonfiando i rimborsi e senza nascondere le mazzette, con la spavalderia di un Diabolik che sa di poter contare su complicità e connivenze trasversali.
 
M come MANGIARE. Mi correggo, devono pur mangiare i poveri politici. Ve lo ricordate il film Fifa e Arena del grande Totò. C’è una battuta pertinente: “A proposito di politica, non si potrebbe mangiare qualche cosarellina?”. Beh, detto così, fa quasi tenerezza il politico che cerca di arrangiarsi… Peccato che a causa della loro ingordigia, le cavallette della politica abbiano scarnificato l’Italia.
 
N come NEGOZIO. La politica è fatta di affari, faccende, traffici, commerci, compravendite, smerci e scambi di voti. In effetti, non sarebbe il caso di nominare Presidente della Repubblica un commercialista e di eleggere come ministri solo notai e ragionieri?
 
O come ODIO. Mi sa che li odio, i politici. E voi?
 
P come PONTI, cioè promesse. Da sempre, in Italia, i politici, a qualunque schieramento appartengono,  promettono mari e monti e poi disattendono le aspettative degli elettori. Le loro promesse sono così false che ormai non ci crede più nessuno. Eppure, ogni tanto ci tocca andare alle urne, tapparci il naso, e indicare una preferenza. Ricordo una bella frase di Nikita Kruscev: “Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire ponti anche dove non ci sono fiumi”. Chissà se alla prossima tornata elettorale, Silvio prometterà di costruire un ponte che collegherà direttamente la sua villa di Arcore a Roma.
 
R come REALISMO. Un altro figlio della Santa Madre Russia che ho avuto l’onore di conoscere personalmente, Michail Gorbaciov, ha detto che “il realismo è il tratto obbligatorio di ogni politico”. Eccetto l’uomo politico italiano, lo voglio correggere. A me pare che la casta viva in una realtà immaginaria, surreale. Un mondo parallelo divenuto assurdo e irritante per chi sta fuori e assiste esterrefatto alla danza dei folli.
 
S come SOLDI. La politica ci costa una fortuna. Ci vorrebbe una mannaia affilatissima, degna del vecchio boia della torre di Londra, per tagliare gli sprechi, gli stipendi, le pensioni d’oro e i gravami di una baraccone ignobile. E magari, per tagliare le mani a chi è colto in flagranza di reato e persino qualche testa, come ai tempi di Robespierre.
 
T come TRADIMENTO. Che grande uomo politico sarebbe stato Giuda! I politici sanno tradire come nessun altro al mondo. Sono camaleonti con la faccia di piombo. Il loro sport preferito è saltare sul carro del vincitore o presunto tale (adesso è il momento di Renzi). Con altrettanto aplomb abbandonano la nave in procinto di affondare. Meno male che non sempre comportarsi da voltagabbana paga.
 
U come ULCERA. In questi ultimi anni è venuta a milioni di italiani.
 
V come VOLTASTOMACO. In questi ultimi mesi ha colpito milioni di italiani, increduli di fronte alla disinvoltura con cui i signori al potere, i partiti, le istituzioni manovrate dalle forze politiche e la magistratura calpestano la Costituzione e le leggi, prevaricano il diritto del cittadino ad essere libero e felice, giocano con il destino della nazione.
 
W come WATER CLOSET. Il posto giusto per una classe politica infame, alla quale è legittimo augurare la dissenteria. Sedetevi, fate un respiro profondo e tirate lo sciacquone gridando “Non son degno di te!”. Poi fatevi risucchiare nelle fogne perché è lì che dovreste sguazzare, inseguiti da fameliche pantegane transgeniche.
 
X come X-FACTOR. Ci vogliono determinate qualità per fare politica in Italia. Berlusconi aveva un incommensurabile X-Factor e nessuno può negarlo, nemmeno i suoi detrattori. Chissà chi sarà il prossimo a cantarcele?
 
Y come YES-MAN. La maggior parte dei politici che siedono nelle aule delle camere sono dei signorsì. Molti non erano nessuno prima di essere eletti e non saranno nessuno (salvo trasformarsi in pensionati d’oro a vita) quando torneranno nell’anonimato. Ma la domanda è: come mai ad ogni tornata elettorale aumenta la percentuale degli amebici yes-man?
 
Z come ZANNE. Mi rivolgo alle mamme e ai papà. Controllate la dentatura del vostro bambino. Se notate la presenza di uno o più dentini anomali, non preoccupatevi. Si tratta delle zanne e vostro figlio farà politica. Non so se è il caso di rallegrarsi o dolersi. Fate vobis. (di Giuseppe Bresciani)

venerdì 27 dicembre 2013

Shalabayeva è arrivata a Roma. I Marò restano in India..

Quanto da fare si è dato il nostro ministro degli esteri Emma Bonino e i nostri politici per riportare in Italia la moglie di un ricercato, tanto quanto, nulla è stato fatto per riportare a casa i nostri Marò..!


Shalabayeva è arrivata a Roma. I Marò restano in India..
Alma Shalabayeva
"Voglio ringraziare il ministro Emma Bonino, il ministero degli Esteri e gli organi di informazione per essersi occupati del mio caso ed avermi consentito di tornare in Italia. Sono felice, sono molto felice di essere in Italia. Grazie a tutti". E' quanto ha dichiarato tra le lacrime Alma Shalabayeva presso l'aeroporto di Fiumicino, dove è giunta assieme alla figlioletta Alua di sei anni.

La donna è giunta all'aeroporto di Fiumicino con un volo di linea della Lufthansa proveniente da Francoforte. L'aereo è atterrato poco dopo le 12.10. Alma Shalabayeva ha lasciato l'aeroporto di Fiumicino dopo quasi un'ora e mezza dall'arrivo, a bordo di un'auto insieme anche a uno dei suoi avvocati e a un funzionario della Farnesina. Nel breve percorso dall'uscita di servizio attraverso la quale Alma Shalabayeva è passata con i suoi figli, protetta da un nugolo di agenti della Polaria, fino alla vettura che l'attendeva fuori l'aerostazione, la consorte del "dissidente" kazako Ablyazov ha sorriso ed ha pianto a più riprese sotto il flash dei fotografi. Palesemente contenti anche i tre figli che hanno dispensato sorrisi a tutti i presenti. La donna, moglie del dissidente kazako Muktar Ablyazov terrà una conferenza stampa insieme ai suoi legali, alle 15 al Grand Hotel.Alma.

Shalabayeva resterà per ora in Italia per poi spostarsi. Ha detto uno dei suoi legali, l'avvocato D'Alessandro, senza precisare dove la donna potrebbe andare ma ricordando che "parte della famiglia è in Svizzera". La permanenza in Italia è "il riconoscimento del grande merito del ministro Bonino" e al paese per il "ripristino della legalità". Alma  sta arrivando in Italia con la figlia, Alua, anche lei oggetto dell'espulsione. "Siamo contenti e commossi di questo rientro - ha detto D'Alessandro - per noi è una giornata di grande felicità. Sono stati sei mesi di passione, abbiamo sofferto moltissimo per l'allontanamento".

LA VICENDA - In seguito a un blitz della polizia italiana alla periferia di Roma alla ricerca di Ablyazov, destinatario di un mandato di cattura internazionale, la donna e la figlia erano state espulse dall’Italia lo scorso maggio, dopo che i loro passaporti diplomatici della Repubblica Centroafricana erano stati giudicati falsi da funzionari della polizia italiana. Quanto occorso, è diventato un caso politico e diplomatico quando si è scoperto che i documenti erano autentici, ciò ha portato alle dimissioni del prefetto Giuseppe Procaccini, capo di gabinetto del ministro dell’Interno Angelino Alfano. (fonti: ansa e quotidiano.net)

martedì 24 dicembre 2013

Un piccolo pensiero vale più di mille parole...

Per voi amici vicini e lontani, per i colleghi, per chi mi ama e chi mi odia, per il Rispetto che ho per ognuno di voi. Auguro, che in questo giorno di magia la stella più bella illumini il vostro cuore, portandovi infinita gioia.


Un piccolo pensiero vale più di mille parole...

lunedì 23 dicembre 2013

Italiani tartassati si suicidano per fame. Gli immigrati fanno lo sciopero della fame

La vergogna di uno stato subdolo e inetto, conduce un paese a ribellarsi.


Italiani tartassati si suicidano per fame. Gli immigrati fanno lo sciopero della fame

Siamo ormai giunti nell'ordine di 2/3 suicidi al giorno di connazionali, per colpa della crisi prodotta dalla politica italiana, ma i media urlano allo scandalo nei Cie, dove ex detenuti attendono di essere rimpatriati dopo essere stati riconosciuti dal loro Stato.

Dieci immigrati del Cie di Ponte Galeria sono in sciopero della fame: pur non avendolo dichiarato ufficialmente, è da ieri mattina che non ritirano i pasti. Lo riferiscono i collaboratori del Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni ricordando che ieri nove di loro (5 tunisini e 4 marocchini) si sono cuciti la bocca per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui lunghi tempi di permanenza e sulle condizioni.

Il deputato del Pd Khalid Chaouki si pubblicizza rinchiudendosi nel CIE a favore dei clandestini, che rifiutano il cibo, Questo ha suscitato negli animi della politica, delle associazioni umanitarie e dei venduti media, grande scalpore e sdegno, per i mancati diritti di clandestini pregiudicati, giunti in Italia per delinquere. NESSUN politico ne di sinistra ne di destra, scende in piazza per lo sdegno delle famiglie italiane che stanno morendo di fame.

Nessuna VERGOGNA, prova il governo, le associazioni e i media, nei confronti della fame che attanaglia milioni di famiglie italiane e dei suicidi per colpa di una crisi prodotta dallo Stato. “Quattro milioni di italiani (il 10% in più rispetto allo scorso anno) non potranno festeggiare Natale”.

L’allarme, lanciato da Coldiretti nel primo dossier “Le nuove povertà del Belpaese. Gli italiani che aiutano”, rivela che siamo ad un passo dal punto di non ritorno.

Nella Puglia di Vendola, le persone bisognose che, secondo il dossier Coldiretti, sono costrette a chiedere aiuto per mangiare sono passate dai 206.858 del 2010 ai 265.309 del 2012, fino ai 294.765 del 2013. In pratica, nello spazio temporale di quattro anni si è avuto un aumento del 42 per cento dei cittadini assistiti, vale a dire che ricevono pacchi alimentari o pasti gratuiti attraverso i canali no profit (Caritas, parrocchie, e altre organizzazioni solidali che si occupano degli aiuti alimentari).

Tra i dati presi in considerazione nel dossier, quello più drammatico è costituito dal numero di bambini tra 0 e 5 anni che ha bisogno di aiuto per poter semplicemente bere il latte o mangiare: sono ben 28.361 nel solo territorio pugliese e in rapido aumento, non voglio dilungarmi per i dati a livello nazionale.

I suicidi di stato non si contano più, non fanno notizia (non la si vuole fare), nessuno sdegno per uno stato ladro e corrotto che ha venduto la sovranità nazionale alle multinazionali, banchieri e poteri della grande finanza europea e mondiale.

Uno dei tanti casi proprio ieri, dove a Borgetto, un uomo senza lavoro, che non mangiava da 3 giorni, disperato si è tolto la vita. Il Frigo è stato trovato completamente vuoto, bucce di mandarino nella spazzatura risalenti a 3 giorni prima del suicidio, un foglietto, offerte per un lavoro di fatica pagato 90 euro a settimana a 220 Km da casa, disperato si lamentava perché gli avevano detto “gli italiani non vogliono lavorare”. La Prefettura su ordine del Ministero degli Interni, ha proibito l’accesso ai giornalisti e che si diffondessero dettagli sulla vicenda.

Dalle notizie degli ultimi giorni:
Altra vergognosa vicenda: Silvia Guerra, cittadina italiana con due figli minori, è stata espulsa dal Belgio (UE), solo perché non aveva un reddito sufficiente a potersi mantenere. Il governicchio italiano sembra non abbia nessun potere selle decisioni di una Europa che tiene sotto scacco l'Italia.

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Nuova tragedia: Carabiniere suicida


Nuova tragedia: Carabiniere suicida

Non si può rimanere in silenzio dinanzi alle ripetute tragedie. Servono risposte immediate. La vita va tutelata a qualsiasi costo. Sono stanco di assistere a simili tragedie che cadono nel dimenticatoio collettivo il giorno dopo e resta solo il dolore per la famiglia della vittima.
Ci chiediamo perché accadono simili tragedie. Perché si arriva al gesto estremo del suicidio. Cosa sta accadendo agli uomini in divisa? Queste tragedie che vedono vittime gli uomini in divisa sembrano aumentare di giorno in giorno ponendo duri interrogativi cui le Istituzioni preposte devono dare risposte. Mi chiedo inoltre,  perché tali notizie non trovano risalto sugli organi di informazione? 
 
Roma: Un uomo di 44 anni appartenente  all’Arma si è sparato con la propria pistola di ordinanza in un bagno del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Roma. Le indagini chiariamo dinamica e cause per ora si ipotizzano motivi personali.
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domenica 22 dicembre 2013

Nuova Patente: sprechi del Governo. E agli italiani aumentano i costi

Sprechi del Governo e costi aggiuntivi per gli italiani già allo stremo, col nuovo DL in vigore dal prossimo gennaio!

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Nuova Patente: sprechi del Governo. E agli italiani aumentano i costi

Dal 2014 cambia la procedura per il rinnovo della patente: da gennaio non si potrà più applicare l'etichetta adesiva con la nuova scadenza ma dovrà essere stampata una nuova patente.

Lo ha deciso il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture con un decreto che entrerà in vigore il 9 gennaio.

Ci saranno però 20 giorni di tolleranza per permettere l'aggiornamento delle strutture mediche. La patente rinnovata, con una nuova foto, verrà spedita a casa del titolare. Il rinnovo avverrà via internet: i medici accederanno, tramite il sito "Il Portale dell'Automobilista", al sistema informatico del Dipartimento per i Trasporti inserendo credenziali e pin.

Il sistema informatico rilascerà una ricevuta che il medico consegnerà al richiedente, in attesa dell'arrivo del nuovo documento (che dovrebbe arrivare entro una settimana). La ricevuta comunque sostituirà la patente vera e propria fino a un massimo di 60 giorni. Il costo della procedura è di 25 euro, più i costi della vista medica.(da affaritaliani)
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Lampedusa. Dopo gli scandali senza controllo, Renzi: "Voglio il sindaco nel direttivo Pd"

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Sembra non siano sufficienti i danni a Lampedusa, il sindaco Giusi Nicolini si prepara a procurali alla nazione, insieme a Renzi

Matteo Renzi - segretario Pd
Vergognoso Renzi. Non può chiedere a chi non ha effettuato o delegato alcun controllo sugli scandali susseguitisi a Lampedusa e presso i centri di accoglienza di far parte del suo direttivo.

Il leader del Pd Matteo Renzi ai è recato a Lampedusa dove, accompagnato dal sindaco Giusi Nicolini, ha incontrato i cittadini in municipio raccogliendo il loro disagio. Molti gli hanno raccontato i problemi di sentirsi "frontiera e periferia italiana ed europea". Poi ha visitato la struttura di accoglienza, al centro di dure polemiche dopo le scene sul trattamento anti-scabbia riservato ai migranti, in fila e nudi, dal personale che gestisce il cpa.

"Sono venuto a Lampedusa per chiedere Giusi Nicolini di fare parte del direttivo nazionale del Pd". Comincio la mia storia di segretario da quest'isola perche' qui comincia l'Italia. E Lampedusa e' un posto dove i valori della fratellanza e dell'accoglienza sono molti forti". Lo ha detto il segretario del Pd Matteo Renzi, oggi in visita al Lampedusa, incontrando i cittadini nell'aula consiliare del municipio. Poi si e' recato con il primo cottadino nel centro di accoglienza.
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venerdì 20 dicembre 2013

Permessi agli assassini. La Cancellieri difende i Magistrati

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"Il giudice sapeva tutto di Gagliano"
I permessi? Giusti e non rischiosi"
 
 
Una "indagine conoscitiva" è stata definita, per "approfondire" tutti i dettagli sui casi dei detenuti (non per il caso specifico), che sono evasi durante permessi premio a Genova e Pescara. Queste le dichiarazioni della Guardasigilli Annamaria Cancellieri, che stamane ha svolto una informativa "urgente" alla Camera.

Il ministro ha proseguito dicendo che la percentuale di casi di detenuti che evadono durante un permesso premio "e' di molto inferiore all'1%". A proposito del merito la Cancellieri ha dichiarato che il magistrato di sorveglianza di Genova "era perfettamente a conoscenza dell'intero percorso giudiziario" di Bartolomeo Gagliano, il serial killer evaso a Genova durante un permesso premio.

"Sia il magistrato di sorveglianza che il carcere di Genova - ha detto Cancellieri - erano perfettamente a conoscenza dell'intero percorso personale e criminale del detenuto. Risulta in modo evidente come il giudice abbia avviato una istruttoria chiedendo all'istituto penitenziario e al servizio psichiatrico del carcere tutte le notizie necessarie proprio partendo dalla valutazione dell'ampio curriculum criminale di Gagliano". Il ministro, dunque, vuole "sgombrare il campo dall'equivoco ingenerato dalle prime dichiarazioni rese dal direttore del carcere di Marassi, che sembrava sostenere che il carcere non aveva avuto conoscenza dell'intera storia criminale del detenuto: cio', ha rilevato Cancellieri, e' smentito "dalla corrispondenza intercorsa tra la direzione del carcere e la magistratura di sorveglianza. Il giudice di sorveglianza, dunque, ha concesso il permesso sulla base di tutti gli elementi di conoscenza che erano necessari al fine di adottare quella delicata decisione, stando alle risultanze sin ad ora acquisite".

Continua la Cancellieri, non per condannare quanto accaduto con misera vergogna da parte dei magistrati, ma in "qualche modo" giustificarli!

"Nel 2010 - ha detto il ministro - sono stati concessi 19.662 permessi e solo in 38 casi vi e' stato un mancato rientro. Nel 2011 sono stati concessi 21.923 permessi con 48 mancati rientri e nel 2012 sono stati 25.275 permessi con 52 mancati rientri ed analoghi sono i dati del 2013. Si tratta di una percentuale di violazione di molto inferiore all'1%. Senza contare che, nella maggior parte dei casi, gli evasi vengono ricondotti all'interno del carcere".

I permessi premio garantiscono "piu' sicurezza, non meno", perche' sono "strumenti necessari e irrinunciabili per il reinserimento dei detenuti in base all'articolo 27 della Costituzione". Cosi' il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, riferendo alla Camera sui casi dei due detenuti evasi, difende le misure alternative al carcere e, in particolare, i permessi premio. "Servono - ha ricordato il ministro - a far riprendere ai detenuti i contatti con la famiglia e il territorio per evitare che, una volta scontata la pena, riprendano le condotte per cui erano stati condannati".

Semplicemente vergognose e assurde le sue dichiarazioni, facendone di tutta l'erba cattiva, un fascio unico di comuni delinquenti, quando tra loro ci sono anche serial killer, assassini, terroristi e mafiosi.
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domenica 15 dicembre 2013

Carabinieri. Il COBAR: "Basta elemosine"

Non si può accettare questa elemosina. Si attende che qualcuno prenda posizione. Niente e nessuno si rendono conto che questa è l'elemosina a chi non merita questa ennesima umiliazione. Si paghi l'assegno di funzione con il 16% di una tantum per il 2013. Onore al gesto del casco dei poliziotti e carabinieri nel servizio di OP.
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"I DELEGATI DEL COCER INTERFORZE TARALLO SERPI CALABRO’ CARDILLI SCHIRALLI E ROMEO, APPARTNENTI ALLA SEZ. CARABINIERI- DOPO AVER APPRESO DA FONTI UFFICIALI, CHE PER L’ANNO 2013 L’ASSEGNO UNA TANTUM COPRIRA’ APPENA IL 16 % DELLE SPETTANZE, DICHIARANO LA LORO TOTALE DELUSIONE E FORTE SCONCERTO PER LE CIFRE CHE RASENTANO LA POVERTA’. LE PROMESSE DEL MINISTRO SI SONO RIVELATE “ARIA FRITTA”, LA NOSTRA FIDUCIA E BUONA FEDE E’ STATA TRADITA E ADESSO DICIAMO BASTA CON LA CARITA’!!!!  SOLLECITIAMO CON FORZA IL MINISTRO AD AVVIARE ADEGUATI PROVVEDIMENTI (FIN DA SUBITO) CHE TENGANO CONTO DELLA SPECIFICITA’ DEL COMPARTO. IN VIRTU’ DI CIO’ QUESTI DELEGATI PRESENTERANNO UNA MOZIONE AL COCER INTERFORZE,  AL FINE DI METTERE IN LUCE LA GRAVE DISPARITA’ DI TRATTAMENTO VOLUTA DALLA SCALA GERARCHICA, IN QUANTO LO STANZIAMENTO STORICIZZATO PER LA RIFORMA DELLE CARRIERE DEI NON DIRIGENTI, VIENE DI FATTO ASSORBITO DAGLI EMOLUMENTI, NON CORRISPOSTI CON GLI AUTOMATISMI IN VIRTU DEL BLOCCO DI CUI AL DL 78/2010, A TUTTI I DIRIGENTI ASSORBENDO IL 60 % DELLE RISORSE DISPONIBILI, LASCIANDO LE BRICIOLE A CHI PER LEGGE DOVREBBE PERCEPIRE QUELLO STANZIAMENTO.  CHIEDIAMO UN INCONTRO URGENTE CON IL MINISTRO MAURO AFFINCHE’ CAPISCA CHE LO STANZIAMENTO STORICIZZATO DEBBA SERVIRE ESCLUSIVAMENTE A PAGARE L’ASSEGNO DI FUNZIONE E OMOGENEIZZAZIONE!!!!   INVIEREMO LA NOSTRA DELIBERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E ALLE COMMISSIONI DIFESA DI CAMERA E SENATO. L’AUSPICIO DEI DELEGATI DEL COCER E DI TUTTI I CARABINIERI E’ CHE IL MINISTRO E GOVERNO NON DELUDANO PER L’ENNESIMA VOLTA LE ASPETTATIVE DEGLI UOMINI E DONNE IN UNIFORME. QUESTA NOTA VUOLE ESSERE UN ATTO DOVUTO A TUTTO IL COMPARTO SICUREZZA E DIFESA E A QUEI COLLEGHI CHE CON QUEL GESTO DI GRANDE CORAGGIO IL 9 DICEMBRE, SI SONO TOLTI IL CASCO IN SENSO DI VICINANZA ALLA POPOLAZIONE."

I DELEGATI CO.CE.R. CARABINIERI - BRIGADIERE.CAPO TARALLO ANTONIO—BRIGADIERE CAPO SERPI ANTONIO—BRIGADIERE CALABRO’ SEBASTIANO—APPUNTATO SCELTO SCHIRALLI GAETANO—APPUNTATO SCELTO ANDREA CARDILLI—APPUNTATO SCELTO ROMEO VINCENZO

Fonte: Pianetacobar.eu/ cocer carabinieri/ Aps Romeo Vincenzo

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Renzi apre la 'sua' agenda: chiede inciuci e scambi di favori a Grillo

Renzi a Grillo: “Rinuncio a rimborsi se appoggi le riforme. Beppe, firma qua” ("O ci stai o sei un buffone"). Poi, tra le mille rivoluzioni, propone un patto alla "tedesca": semplificare le norme sul lavoro, modificare la Bossi-Fini e affrontare il tema delle unioni civili. Nomina Gianni Cuperlo presidente

Matteo Renzi                                         Beppe Grillo
Il sindaco e neosegretario del Pd lancia un appello al leader M5S: "Impegnati con noi per riformare il Senato, abolire le Province e cambiare la legge elettorale. Se non ci stai, sei un buffone e un chiacchierone".

Grillo ribatte: "Caccia la grana, Renzi".

Cinque Stelle al contrattaco dopo l'aut aut di Renzi a Grillo ("O ci stai o sei un buffone"). I parlamentari grillini replicano al sindaco: "Renzi è tutto chiacchiere e marketing. I 40 milioni di euro dei rimborsi elettorali deve restituirli agli italiani, non a noi. Fa finta di non capire e propone accordicchi da Prima repubblica, camuffati da slogan".

Anche il leader del M5s interviene sul tema dei finanziamenti ai partiti e rivolto al sindaco: "Renzi, caccia la grana. I rimborsi elettorali - puntualizza l'ex comico genovese - vanno restituiti agli italiani, non a Grillo. Sono soldi che i partiti hanno incassato aggirando un referendum", scrive sul suo blog. Poi lo invita polemicamente a tornare a casa: "Porti un bacione a Firenze e la frequenti più  spesso. La sua città ha bisogno di un sindaco".

Grillo dice la sua sulla legge elettorale: "Chi ha goduto dei frutti del Porcellum, rimasto in vita grazie al pdmenoelle e a Berlusconi per otto anni, non può riscrivere le regole. Si sciolga il Parlamento e si ritorni al voto con il Mattarellum. Sarà il prossimo Parlamento a fare la nuova legge elettorale. Nel frattempo, nei mesi di gennaio e febbraio, 100mila iscritti al M5S certificati definiranno on line la proposta di legge elettorale del M5S". Poi rilancia sulle province: "Nel programma del M5S è prevista l'abolizione delle Province e chiunque presenterà una legge che la prevede sarà votato".

Da parte sua Alfano si è detto molto soddisfatto del discorso pienamente di sinistra di Renzi. "Oggi abbiamo preso atto, ha detto durante un'intervista a Mezz'ora, che c'è un nuovo segretario di sinistra, prima avevamo qualche timore". "La gara ultima alla fine sarà con Renzi, ha continuato, che oggi ha giocato palloni di sinistra. Oggi comincia la partita. Il leader di Ncd ha tenuto però a precisare, in risposta al discorso di 'insediamento' di Renzi, che la famiglia non si tocca. Che a Renzi piaccia o non piaccia, per noi la famiglia è quella di un uomo e una donna che stanno insieme per procreare". "Io amo l’Italia e sappiamo dove andremo a parare.

E ancora, Alfano sulla Ius soli: "Noi siamo pronti ad accogliere tutti. Se poi mi si viene a dire che il bambino nato in Italia che studia in Italia è italiano, da parte nostra c'è disponibilità", ha precisato. "L'Italia non può diventare una immensa sala parto in cui si viene per far nascere italiano un bambino", ha aggiunto. "Renzi, ha poi continuato Alfano, ha giocherellato con Grillo, ma perchè invece che nel 2017 non facciamo entrare in vigore l'abolizione dei rimborsi elettorali da domani mattina?

Sulla legge elettorale il ministro dell'Interno ha precisato: "Letta è d’accordo che per decidere quale deve essere la nuova legge elettorale, si parta dalla maggioranza". “Noi siamo per un premio di maggioranza che consente al vincitore di governare, mi fa piacere che Renzi ci raggiunga sul nostro terreno dicendo che serve un premier forte, scelta dei cittadini del proprio parlamentare e scelta dei cittadini su chi merita il premio di maggioranza". "Renzi ha due modi per far cadere il governo: uno è quello trasparente di dire 'voglio la sedia di Letta', cosa che non ha fatto; il secondo è quello di iniziare a dire cose inaccettabili per gli altri della coalizione".

"Parlando poi del Nuovo Centro Destra, Alfano ha chiarito che gli incarichi non sono ancora stati stabiliti, ma  "io non sarò il segretario", in questo momento la dedizione al governo viene prima di tutto".

Tra le tante 'parole', Angelino Alfano ha affermato: "Abbiamo presentato l'emendamento alla legge di stabilità che riconferma quanto la sicurezza sia una priorità del Governo. Con cento milioni di euro raddoppiamo il fondo per l'efficienza dei servizi istituzionali per le forze di polizia ad ordinamento civile e per quelle ad ordinamento militare, che vanno ad aggiungersi ai 149 milioni in più per gli straordinari già previsti nel testo approvato al senato. Tutto ciò per ricompensare il massimo impegno sostenuto dalle forze di polizia nell’espletamento di servizi specialistici, la presenza e la reperibilità". Probabilmente con queste parole il ministro ha cercato di attenuare la tensione che impera nelle forze dell'ordine, tanto, quanto nei cittadini. (The Nest & qn)

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