Giulio Andreotti si è spento oggi a Roma nella sua abitazione alle 12:25, all'età di 94 anni.
E' stato l'uomo di governo e di partito italiano più blasonato, leader democristiano più votato, sette volte alla guida dell'esecutivo e ben 22 volte ministro.
Per l'ottima impressione che aveva fatto al leder della Dc Alcide De Gasperi, sin da giovane entrò a far parte della politica al suo fianco. Da lì, una lunga carriera politica che è durata oltre 50 anni.
Andreotti dai suoi colleghi era visto come un politico cinico; si è invece rivelato durante il mezzo secolo di carriera e anche in seguito come Senatore a vita, un sarcastico uomo politico, grande mediatore, sempre in casa Dc, ma, occhi e mente verso destra, cuore rivolto a sinistra, CIAO!!
Di seguito, alcune delle sue "sarcastiche" celebri frasi:
- "Il potere logora chi non ce l'ha"
- "Nella sua semplicità popolare, il cittadino non sofisticato, passando davanti al Parlamento o ai ministeri, è talora indotto a porre il dubbio che sia proprio lì che si governa l'Italia"
- "Se fossi nato in un campo profughi del Libano forse sarei diventato anch'io un terrorista"
- "A parte le guerre puniche mi viene attribuito veramente di tutto"
- "L'umiltà è una virtù stupenda, ma non quando si esercita nella dichiarazione dei redditi"
- "Amo talmente la Germania che ne vorrei due"
- "I miei amici che facevano sport sono morti da tempo"
- "Aveva uno spiccato senso della famiglia, al punto che ne aveva due ed oltre"
- "I pazzi si distinguono in due tipi: quelli che credono di essere Napoleone e quelli che credono di risanare le Ferrovie dello Stato"
- "Meglio tirare a campare che tirare le cuoia"
- "Essendo noi uomini medi le vie di mezzo sono per noi le più congeniali"
- "La cattiveria dei buoni è pericolosissima"
- "Non basta avere ragione, serve avere anche qualcuno che te la dia"
- "Assicuro la mia collega che tra un pranzo e l'altro non prenderò cibo" (a Franca Rame che stava facendo lo sciopero della fame)
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