*NOTIZIA FLASH delle ore 12:30
Aveva scritto domenica l'ultimo post su Facebook. Per raccontare la sua nuova avventura inglese.
E invece è stato ucciso la sera stessa a 19 anni, perché italiano.
E' successo a Maidstone, capitale del Kent (a circa 51 km da Londra). La vittima, Joele Leotta, di Nibionno, in provincia di Lecco, è stato massacrato di botte nell'appartamento in cui risiedeva da circa 10 giorni, dopo essersi trasferito per un periodo di studio e lavoro in Gran Bretagna.
"italiani di m..... ci rubate il lavoro", sarebbe stata la frase pronunciata dagli assassini di Joele, otto ragazzi (probabilmente inglesi) fra i 21 e i 25 anni.
Joele, insieme a un amico, Alex Galbiati, anche lui del Lecchese, da alcuni giorni si era trasferito nell'appartamento di Maidstone e aveva iniziato a lavorare in un ristorante della zona. Come racconta il quotidiano "Il Giorno", proprio qui sarebbe iniziata nella serata di domenica la lite che ha avuto il suo epilogo con la spedizione nell'appartamento dei ragazzi: alcuni clienti avrebbero infatti più volte importunato i due ragazzi, accusandoli di aver occupato il letto di un loro connazionale e di rubare il lavoro ai sudditi di Sua Maestà.
IL MASSACRO - La discussione sembrava terminata, ma dopo la fine del turno, quando i due lecchesi stavano per andare a letto, nel loro appartamento hanno fatto irruzione gli otto "ingelesi" e li hanno picchiati a sangue. Joele è morto poco dopo l'arrivo in ospedale, Alex, nonostante le numerose ferite, sarebbe fuori pericolo.
La polizia inglese ha arrestato gli otto presunti colpevoli: sette sono stati fermati subito dopo la spedizione punitiva, mentre stavano per cenare in un ristorante.
Fonte: affaritaliani.it
AGGIORNAMENTO - ore 14:30
( ANSA ) - Milano , 23 ott - 14:30 - La polizia che sta indagando sull'omicidio di Joele Leotta e l'aggressione dell'amico Alex Galbiati, ha dichiarato che sono sette gli uomini arrestati per l'omicidio dell'italiano, che lavora in un ristorante in Gran Bretagna; non erano inglesi.
Il movente per l'uccisione di Joele Leotta , rimane poco chiaro, come i rapporti iniziali hanno detto, è stato accusato di rubare il lavoro e per questo, è stato attaccato: "Sono di nazionalità straniera, non inglese" ha detto la polizia, dei sospetti, e ancora "Non stiamo trattando l'incidente come sfondo razziale".
Leotta è morto dopo essere stato preso a calci e pugni da un gruppo di uomini di età compresa tra 21 e 45 anni, all'interno del suo appartamento nella città di Maidstone, nella contea del Kent.
Inizialmente, nove uomini sono stati presi in custodia , ma due sono stati poi rilasciati. "Non si può parlare di un movente razziale; l'inchiesta per determinare cosa sia realmente successo, è ancora in corso", questo, il portavoce della polizia Richard Allan, ha detto all'ANSA.
Leotta , che sembra sia anche stato pugnalato nell'attacco, si era recato da Nibionno (Lecco), in Inghilterra, appena 10 giorni prima del tragico evento, per imparare l'inglese e trovare lavoro. Un amico della vittima Alex Galbiati, ha subito lesioni al collo, alla testa e alla schiena, che non minacciano la sua vita. Le autorità dicono che Alex, è in cura in ospedale. La famiglia di Leotta, informata dell'uccisione del figlio il Lunedi, si è recata a Kent. Sul posto saranno assistiti dal Console Generale d'Italia a Londra, Massimiliano Mazzanti, il quale ha detto all'ANSA che sta seguendo da vicino il caso.
Il movente per l'uccisione di Joele Leotta , rimane poco chiaro, come i rapporti iniziali hanno detto, è stato accusato di rubare il lavoro e per questo, è stato attaccato: "Sono di nazionalità straniera, non inglese" ha detto la polizia, dei sospetti, e ancora "Non stiamo trattando l'incidente come sfondo razziale".
Leotta è morto dopo essere stato preso a calci e pugni da un gruppo di uomini di età compresa tra 21 e 45 anni, all'interno del suo appartamento nella città di Maidstone, nella contea del Kent.
Inizialmente, nove uomini sono stati presi in custodia , ma due sono stati poi rilasciati. "Non si può parlare di un movente razziale; l'inchiesta per determinare cosa sia realmente successo, è ancora in corso", questo, il portavoce della polizia Richard Allan, ha detto all'ANSA.
Leotta , che sembra sia anche stato pugnalato nell'attacco, si era recato da Nibionno (Lecco), in Inghilterra, appena 10 giorni prima del tragico evento, per imparare l'inglese e trovare lavoro. Un amico della vittima Alex Galbiati, ha subito lesioni al collo, alla testa e alla schiena, che non minacciano la sua vita. Le autorità dicono che Alex, è in cura in ospedale. La famiglia di Leotta, informata dell'uccisione del figlio il Lunedi, si è recata a Kent. Sul posto saranno assistiti dal Console Generale d'Italia a Londra, Massimiliano Mazzanti, il quale ha detto all'ANSA che sta seguendo da vicino il caso.
Al momento si sconosce la nazionalità degli aggressori, omicidi.
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MI CHIEDO: Perchè un fatto così grave occorso nella giornata di domenica 20 c.m., è stato reso noto alla/dalla stampa, solo oggi? Perché non vogliono che sia resa nota la nazionalità degli aggressori omicidi? Quali provvedimenti in merito sta operando il console generale d'Italia a Londra, per mezzo anche del governo italiano, per addivenire ai reali fatti e agli assassini?
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AGGIORNAMENTO - ore 18:51
Giovane italiano, Joele Leotta di 19 anni, aggredito, è stato picchiato a morte in Inghilterra, sono nove i fermati e sono tutti di origine lituana; sette sono stati trattenuti, mentre due sono stati lasciati liberi su cauzione. Inizialmente si era pensato a un omicidio a sfondo razziale ( “italiani di m... , ci rubate il lavoro ), ma poi l’ipotesi è tramontata.
Un altro ragazzo italiano, Alex Galbiati, che con Joele divideva la stanza, ha subito lesioni durante l’aggressione ma è fuori pericolo. Intanto la famiglia del giovane italiano rimasto vittima dell’aggressione è giunta nel Paese ed è assistita dal personale del consolato.
L’incrocio sulla strada, qualche parola di troppo , figlia di troppo alcool ( o droga chissà) e l’inseguimento poi fino a casa, dove è stato picchiato a morte: è morto così un giovane di 19 anni Joele Leotta, di Nibionno (Lecco), da poco trasferitosi in Inghilterra per lavoro.
IL SINDACO - Il sindaco di Nibionno, Claudio Usuelli, parla di «comunità sconvolta» dall’omicidio di Joele Leotta. Usuelli racconta che, da quanto ha appreso da «fonti qualificate», le nove persone che avevano aggredito Joele e il suo amico «hanno sfondato la porta della loro camera, avrebbero in ogni caso urlato: italiani di m..., ci rubate il lavoro». Usuelli ha annunciato che quando sarà resa nota la data del funerale «proclameremo il lutto cittadino, perché è una tragedia».
AGGIORNAMENTO - ore 22:28
Ragazzo ucciso in Gb: 4 lituani indagati
Quattro uomini di nazionalità lituana sono stati indagati per l'omicidio di Joele Leotta, italiano di 19 anni, ucciso a Maidstone, nel Kent. Lo riferisce la Polizia locale.
"Sono di nazionalità straniera, non inglesi" le persone che rimangono in stato di arresto per l'aggressione nel Kent in cui è stato ucciso il giovane di Lecco, Joele Leotta. Lo ha riferito all'ANSA la polizia del Kent. "Non stiamo trattando l'episodio come un incidente a sfondo razziale", ha detto un portavoce della polizia. L'altro ragazzo aggredito, Alex Galbiati, intanto è stato dimesso dall'ospedale.
IL CONSOLE: aspettiamo di capire i fatti - "Sono in corso le indagini di polizia e siamo in attesa di capire esattamente cosa sia accaduto" in merito all'aggressione nel Kent in cui un ragazzo di Lecco, Joele Leotta, è rimasto ucciso e un secondo ha riportato lesioni ma è fuori pericolo. Lo ha detto all'ANSA il console generale d'Italia a Londra, Massimiliano Mazzanti, che sta seguendo da vicino la vicenda. Confermando che i responsabili sono in stato di fermo, il console ha sottolineato che non sono stati diffusi dettagli sulla loro età o nazionalità: "Aspettiamo di conoscere lo svolgimento dei fatti, fino a quel momento ogni ricostruzione è illatoria", ha ribadito.
Intanto la famiglia del giovane italiano rimasto vittima dell'aggressione è giunta nel Paese ed è costantemente assistita dal personale del Consolato.
Fonte
23 ottobre 2013 | 22:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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