Abbiamo assistito al “caso Ligresti”, dove il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri era intervenuta personalmente a favore di Giulia Ligresti che, per quanto non si reggesse in piedi perché "gravemente malata", il giorno successivo alla sua scarcerazione, risultava essere resuscitata ed in giro con la madre nelle vie vip, a fare shopping, con un portamento di gran classe. Stiamo per assistere ad un ennesimo "svuota-carceri", dove pluripregiudicati usciranno dal carcere da persone <<sane>>. abbiamo altresì assistito ai permessi "facili", rilasciati da magistrati di sorveglianza ad assassini, eclatante e di pochi giorni fa il caso "Gagliano" E possiamo dimenticarci del caso "Franzoni"?
Anna Maria Cancellieri - Cecile Kienge - Giorgio Napolitano |
Oggi ci tocca assistere all'esatto contrario. Il magistrato di sorveglianza di Napoli ha disposto il ricovero in ospedale di Vincenzo Di Sarno, malato terminale in carcere a Poggioreale per cui ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha auspicato un iter veloce nel procedimento della grazia. Il giudice ha rigettato la richiesta di “sospensione provvisoria dell’esecuzione della pena e di applicazione della detenzione domiciliare provvisoria a termine” avanzata dai legali di Di Sarno.
Di Sarno, si legge nel decreto del magistrato di sorveglianza di Napoli, Rosa Labonia, “sta rifiutando terapia medica infusiva e nutrizione con brick, nonostante le continue sollecitazioni mediche”. Il detenuto è “costantemente monitorato in ambiente intramurario”. Rilevato dunque che Di Sarno “non è in pericolo di vita” e che “rifiuta la terapia propostagli” il giudice ritiene opportuno che sia effettuato “un monitoraggio completo sulle effettive condizioni di salute del condannato, possibile solo in ambiente ospedaliero”. Per questo l’amministrazione penitenziaria dovrà individuare “repentinamente”, sia sulla base della specializzazione oncologica sia della rapida disponibilità al ricovero, un ospedale del territorio nazionale in cui effettuare il ricovero. (AGI) .
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