Terzi va ai microfoni e parlando agli intervenuti, rivolge un saluto a rispetto dei nostri due soldati, i fucilieri della Marina Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, ancora oggi in stato di detenzione in India; incontenibile e forte l’emozione e il lungo applauso della platea, ciò, rivolto non solo verso i due militari italiani, ma anche, per un vero e forte riconoscimento al diplomatico ex ambasciatore italiano, che ha preso la parola.
Giulio Terzi, infatti, con grande coraggio si dimise dopo la decisione dell’ex premier Mario Monti, di restituire i marines Girone e Latorre all’India, dopo il breve rientro in Italia che Terzi aveva ottenuto con grande abnegazione e senso del dovere nazionale.
Il saluto dei marò, è stato per Giulio Terzi l’introduzione ad un più ampio concetto, il concetto di sovranità nazionale dal quale la rinata destra, oggi a Fiuggi, non può prescindere: “La sovranità nazionale e l’interesse nazionale devono tornare a essere la bussola della politica estera. Solo la destra, nella vicenda dei marò, aveva colto l’esigenza di non abbandonare i nostri militari agli abusi dell’India, solo la destra aveva capito l’errore di averli rimandati indietro, decisione che portò alle mie dimissioni. Perché quella vicenda è una grave violazione della sovranità nazionale, che la sinistra aveva supinamente accettato, come già il Pci per la rinuncia sulla questione istriana, come anche nella vicenda dell’amico Toreggiani e della mancata estradizione di Cesare Battisti dal Brasile…”.
Con uno sguardo all’Europa, l’Onorato dimissionario Terzi, rivolgendosi alla nuova destra, rammenta che la politica di Fratelli d’Italia deve portare in Europa una visione critica; del fiscal compact, della guida unilaterale tedesca , la necessità di fare dell’anticorruzione una piattaforma continentale, in tema di immigrazione, di non confondere l’integrazione con l’assimilazione e il meticciato culturale...”
@robylfalco
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