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mercoledì 3 dicembre 2014

Boko Haram invia Kamikaze alla Moschea di Kano, l’emiro: "non abbiate paura"



28 novembre 2014, Nigeria - Kamikaze attaccano la Grande Moschea di Kano, due esplosioni, poi una terza e spari sui fedeli. Il bilancio delle vittime è da brivido..

Boko Haram invia Kamikaze alla Moschea di Kano

Centinaia di fedeli, la preghiera del venerdì è da poco iniziata nella Grande Moschea della più grande città al nord della Nigeria. Due kamikaze Boko Haram si fanno saltare in aria quasi contemporaneamente nel cortile della casa di culto e subito dopo un'altra esplosione che devasta una strada laterale.

I fedeli miracolati dalle esplosioni, terrorizzati, cercano di fuggire per porsi al riparo, ma vengono falciati dalle raffiche dei Kalashnikov. Al termine del massacro, il bilancio (non ancora definitivo) è agghiacciante, si contano circa 120 morti e 270 feriti.

Questo attacco alla Moschea di Kano, colma di fedeli, è l'ennesima carneficina di persone inermi ad opera degli integralisti/terroristi islamici Boko Haram, ed è stata compiuta proprio nel luogo, dove la scorsa settimana l'emiro Sanusi Lamido Sanusi aveva rivolto un appello alla popolazione di tutto il nord del Paese, chiedendo alla gente di prendere reagire contro i terroristi dell'organizzazione Boko Haram.

Una presa di posizione di rilievo, viene assunta dal neo emiro di Kano, Sanusi Lamido Sanusi che, è ufficialmente il secondo responsabile musulmano più importante in Nigeria dopo l'emiro di Sokoto, che è considerato il leader di tutti i nigeriani di fede islamica. Sanusi ha deciso di prendere posizione contro i Boko Haram dopo che negli ultimi dieci giorni quasi quotidianamente i fanatici del terrore hanno ammazzato quasi 300 persone in villaggi, scuole, chiese e moschee, mercati, stazioni di autobus, caserme e edifici governativi.

Boko Haram invia Kamikaze alla Moschea di Kano
I terroristi fondamentalisti islamici Boko Haram, quando attaccano trucidano tutti, giovani, donne, vecchi e bambini. Rapiscono giovani ragazze per renderle schiave - dichiara l'emiro - Voi dovete essere forti, dovete capire che dovete difendervi da soli. Non dovete aspettare che siano i soldati a proteggervi".

La strategia. Il fanatismo estremista Boko Haram vuole creare uno Stato islamico nel nord della Nigeria, privo di cristiani, devono essere cacciati o sterminati. Per riuscire nell’intento fa uso di bambini e donne. Molto spesso sono giovani rapiti dai miliziani e convertiti all’Islam, così come da loro interpretato, vengono plagiati, addestrati e armati, così come vengono anche convinti al sacrificio in nome del Corano, e trasformati in suicida Kamikaze.

L'esercito Nigeriano, se pur presente in forze nella zona da mesi, non è finora riuscito a porre un freno alle sanguinose scorrerie degli integralisti islamici. Che, tra l'altro, nell'area hanno anche proclamato un Califfato sull'onda di quello instaurato dall'Isis (Stato islamico) di Abu Bakr al-Baghdadi in Siria e Iraq.

La città di Kano, è stata spesso teatro di sanguinosi attacchi. Il più spettacolare, nel gennaio 2012, aveva ucciso 185 persone.

Dopo l’appello dell’emiro Sanusi, qualcosa di nuovo oggi è successo. Dopo la strage dei Kamikaze e per mano di circa 15 miliziani che hanno sparato sui fedeli in fuga almeno quattro sono stati catturati dalla folla mentre a loro volta cercavano di allontanarsi. E sono stati linciati. Gli altri hanno fatto perdere le loro tracce.

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