Gravissima la situazione che si è venuta
a creare in Congo a seguito del presunto "Colpo di Stato". Le
famiglie italiane bloccate in quel Paese comunicano di essere in
pericolo.
“Siamo in pericolo”: è quanto
scrive in una mail all’ANSA, Enrico, un papà bloccato in Congo
con altre 24 famiglie.
Da un mese e mezzo sono in attesa ma sotto
"sequestro" in Congo, per riportare in Italia i loro
bambini adottati. I ribelli hanno occupato la tv
di Stato di Kinshasa prendendo degli ostaggi. Ci sono state sparatorie,
l’aeroporto che è chiuso. Le famiglie italiane temono per la loro incolumità e
quella dei loro figli adottati . "Vi prego di aiutarci a sollecitare
la Farnesina ad adoperarsi per farci tornare a casa”, ha scritto in
una mail all'Ansa Enrico, che con la moglie Chiara si trova bloccato in Congo a
seguito delle decisioni delle autorità governative locali di fermare tutte le
pratiche di adozione in corso.
Ieri una delle mamme
"sequestrate" aveva scritto una lettera al presidente
del Consiglio, Enrico Letta. “La delegazione da lei inviata -
ha scritto - ci ha detto che non possiamo tornare in Italia con i nostri figli.
Io, come posso spiegarlo alla mia bambina di sette anni, che ha conosciuto la
guerra, la fame e l’abbandono?”. L’Unità di crisi della Farnesina
ha invitato gli italiani residenti a Kinshasa, tra cui le famiglie adottive in
attesa di rientrare in Italia con i loro bimbi, a rimanere nei loro alloggi.!
Eclatante il caso dei Marò, comprovati
innocenti in Italia, ma "sequestrati" in India, in attesa
già da due anni, di un processo "farsa", attraverso prove assunte
dagli indiani, corrotte, come e quanto lo sono loro, processo più volte rinviato
e che non indica nulla di buono.
Esorbitanti, le somme di danaro che lo
Stato italiano sta elargendo a questi due Stati, Congo e India,
per aiutare non solo le 24 famiglie e i Marò, ma anche i rapporti
diplomatici, anche se i menzionati paesi di diplomazia non hanno proprio
nulla, così come inesistente, è la democrazia.
"Ma il Governo per il caso Kazako ha
fatto centro". Una straniera, Alma Shalabayeva, moglie di un
delinquente destinatario di un mandato di cattura internazionale,
è stata riportata in Italia grazie al super impegno del nostro
Governo. La straniera unitamente alla figlioletta, era stata
espulsa dall’Italia lo scorso maggio, dopo che i loro passaporti diplomatici
della Repubblica Centroafricana erano stati giudicati falsi da funzionari della
polizia italiana. Quanto occorso, è diventato un caso politico e
diplomatico.
Ma i nostri governatori ce l'hanno fatta,
sono veramente in gamba a portare a casa stranieri, non fa niente se sono
delinquenti, ricercati, terroristi, o anche come in questo caso, mogli di
delinquenti. Complimenti vivissimi! (The Nest)
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