Il pericoloso latitante romeno con mandato di arresto in campo internazionale è stato arrestato, si nascondeva in Italia..
Lode alla Polizia di Stato che, la mattina del 28 u.s. ha tratto in arresto un cittadino romeno resosi latitante per il reato di omicidio, commesso a seguito di rapina e avvenuto in Francia nei primi mesi del 2013.
Il ricercato in campo internazionale è VLAD Romeo Virgil, nato in Romania, nel 1975, destinatario di un Mandato di Arresto Europeo, emesso dall’autorità giudiziaria transalpina da qualche mese.
I fatti commessi all’estero, nello specifico in località Royan (Francia), sono i seguenti: nel febbraio 2013, un cittadino francese era stato aggredito nella sua abitazione, a scopo di rapina. L’uomo era stato trovato morto il giorno successivo, legato e con varie tumefazioni. La vittima era il custode di un campeggio ed è stata rinvenuta cruentamente percossa nel corso della rapina, a seguito della quale le sono stati asportati soldi in contanti e gioielli.
La Squadra Mobile della Questura di Venezia, avuta notizia che il pericoloso latitante potesse trovarsi in città, ha avviato una serie di accertamenti, tra i quali anche la possibile disponibilità da parte dello stesso di utenze cellulari, a lui intestate o riconducibili, e che potevano risultare utili per la cattura del latitante e per scongiurare anche la commissione di analoghi episodi nel nostro territorio.
A seguito degli opportuni approfondimenti investigativi, è stata interessata la competente Autorità Giudiziaria, con la quale, in stretta sinergia, sono state predisposte le necessarie attività. Così, una volta individuato il telefono cellulare da lui utilizzato, la Squadra Mobile lagunare ha predisposto una serie di servizi di appostamento e di osservazione volti alla cattura del pericoloso latitante.
Nella mattina di ieri, 28 novembre, gli investigatori della Polizia di Stato hanno riconosciuto ed arrestato il pericoloso latitante, mentre si trovava a Venezia, in Riva Sette Martiri, in pieno centro storico. L’operazione della Squadra Mobile di Venezia si inquadra nel pressante e costante contrasto, repressione e prevenzione dei fenomeni criminali ed è stata condotta in stretto rapporto informativo con il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato ed il Servizio per la Cooperazione di Polizia e le Autorità francesi.
L’arrestato anche in Italia annovera precedenti penali per reati contro il patrimonio.
Solo nell'ultima settimana, gli agenti impegnati nei servizi di contrasto alla criminalità diffusa e di prevenzione svolti dalla Polizia di Stato di Venezia, tra Mestre, Marghera, Lido, Jesolo, Portogruaro, Chioggia e la città lagunare - dispositivo, predisposto dal Questore di Venezia Angelo Sanna - sono state due le persone arrestate, altre 19 denunciate di cui sei stranieri, cinque extracomunitari espulsi, altri due accompagnati alla frontiera e ulteriori tre accompagnati ai Cie.
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